Di seguito troverai la guida completa Programma Benessere

PROGRAMMA ANNUALE PER IL BENESSERE MENTALE E LA GESTIONE DELLO STRESS IN AZIENDA

Guida per istruttori di ISTITUTOILEA

📌 MODULO 1 – Introduzione al Benessere Mentale Aziendale (Mese 1)

Obiettivi del Modulo

✅ Comprendere cos’è lo stress lavorativo e i suoi effetti su mente e corpo.
✅ Fornire strumenti per riconoscere le cause di stress nel contesto aziendale.
✅ Avviare il primo esercizio pratico: il “diario dello stress”.

Sezione 1: Cos’è lo Stress Lavorativo?

💡 Definizione di stress lavorativo:
Lo stress lavorativo è una risposta psicofisiologica che si verifica quando le richieste dell’ambiente di lavoro superano le capacità della persona di farvi fronte.

🔹 Esempi di cause comuni di stress lavorativo:

  • Carico di lavoro eccessivo
  • Pressione sulle scadenze
  • Conflitti interpersonali
  • Mancanza di controllo sulle decisioni
  • Ambiente lavorativo tossico

🔹 Effetti dello stress sul corpo e sulla mente:

  • Fisici: mal di testa, tensione muscolare, disturbi del sonno, affaticamento.
  • Emotivi: ansia, irritabilità, calo della motivazione, insoddisfazione.
  • Comportamentali: difficoltà di concentrazione, aumento degli errori, assenteismo.

📢 Attività per il formatore:

  • Presentare con esempi concreti come lo stress impatta le prestazioni e il benessere.
  • Fare domande ai partecipanti: “Quali sono le principali fonti di stress nel vostro lavoro?”
  • Annotare le risposte su una lavagna o in un documento condiviso.

Sezione 2: Strumenti per Riconoscere lo Stress

🔍 Indicatori precoci di stress nei dipendenti:
✅ Frequenti lamentele su fatica o mancanza di energia
✅ Aumento dell’irritabilità o della conflittualità
✅ Perdita di interesse nel lavoro
✅ Maggiore numero di errori o ritardi nelle consegne

📢 Attività per il formatore:

  1. Chiedere ai partecipanti di identificare i segnali di stress che hanno notato in sé stessi o nei colleghi.
  2. Discutere in gruppo le strategie che ciascuno utilizza per gestire lo stress.

Sezione 3: Esercizio Pratico – Creazione del “Diario dello Stress”

📝 Obiettivo dell’esercizio: aiutare i dipendenti a riconoscere e monitorare i propri livelli di stress.

📢 Istruzioni per il formatore:

  1. Distribuire un foglio o un modello di diario dello stress.
  2. Chiedere ai partecipanti di compilare ogni giorno per una settimana il loro diario, annotando:
    • Situazioni stressanti vissute.
    • Reazioni emotive e fisiche.
    • Strategie di gestione adottate.
  3. Dopo una settimana, organizzare un incontro per discutere le osservazioni.

📂 Materiali necessari:
✅ Modello di diario dello stress (può essere un semplice quaderno o un file Excel).
✅ Slide informative con i principali concetti sullo stress lavorativo.

📌 MODULO 2 – Tecniche di Resilienza Emotiva (Mese 2-3)

Obiettivi del Modulo

✅ Imparare strategie per rafforzare la resilienza emotiva.
✅ Sperimentare tecniche di gestione delle emozioni.
✅ Avviare un training di mindfulness aziendale.

Sezione 1: Cos’è la Resilienza Emotiva?

💡 Definizione:
La resilienza emotiva è la capacità di affrontare lo stress e le difficoltà senza subirne un impatto negativo duraturo.

🔹 Caratteristiche delle persone resilienti:

  • Sanno regolare le proprie emozioni.
  • Affrontano le difficoltà con un atteggiamento costruttivo.
  • Hanno una forte rete di supporto sociale.
  • Sono flessibili e aperte al cambiamento.

📢 Attività per il formatore:

  • Chiedere ai partecipanti di riflettere su un momento difficile della loro vita e identificare quali strategie li hanno aiutati a superarlo.
  • Discutere in gruppo le diverse risposte.

Sezione 2: Workshop Interattivo – Tecniche di Gestione delle Emozioni

📢 Esercizi pratici:

  1. Tecnica del Respiro 4-7-8:
    • Inspirare per 4 secondi.
    • Trattenere il respiro per 7 secondi.
    • Espirare lentamente per 8 secondi.
    • Ripetere 4 volte.
  2. Esercizio della Gratitudine:
    • Ogni sera, scrivere 3 cose per cui si è grati.
    • Aiuta a focalizzarsi sugli aspetti positivi e ridurre lo stress.

📂 Materiali richiesti:
✅ Guida stampata con esercizi di gestione delle emozioni.

Sezione 3: Training di Mindfulness Aziendale

📢 Attività per il formatore:

  1. Introdurre la mindfulness come strumento per la gestione dello stress.
  2. Guidare una breve meditazione di consapevolezza (5 minuti).
  3. Invitare i partecipanti a praticare la mindfulness quotidianamente.

📂 Materiali richiesti:
✅ Audio di meditazioni guidate.
✅ Test sul livello di stress pre e post-training.

 

 

📌 MODULO 3 – Comunicazione Empatica e Gestione dei Conflitti (Mese 4-6)

Obiettivi del Modulo

✅ Migliorare la qualità della comunicazione tra colleghi.
✅ Insegnare tecniche di ascolto attivo e comunicazione assertiva.
✅ Fornire strumenti per gestire i conflitti in modo costruttivo.

Sezione 1: Introduzione alla Comunicazione Empatica

💡 Cos’è la comunicazione empatica?
La comunicazione empatica è un metodo di interazione basato sulla comprensione delle emozioni altrui, sull’ascolto attivo e sull’uso di un linguaggio positivo.

🔹 Elementi chiave della comunicazione empatica:

  1. Ascolto attivo (dimostrare attenzione reale e non interrompere).
  2. Riconoscimento delle emozioni dell’interlocutore.
  3. Risposte non giudicanti e costruttive.

📢 Attività per il formatore:

  • Chiedere ai partecipanti di descrivere una situazione in cui si sono sentiti realmente ascoltati.
  • Analizzare insieme cosa ha reso efficace quella comunicazione.

Sezione 2: Tecniche di Ascolto Attivo

🔹 Tecniche principali:
Parafrasi: ripetere con parole proprie ciò che l’altro ha detto per confermare la comprensione.
Domande aperte: incoraggiare il dialogo con domande non chiuse (“Come ti sei sentito in quella situazione?”).
Riformulazione positiva: trasformare le critiche in frasi costruttive.

📢 Esercizio pratico:

  • Dividere i partecipanti in coppie.
  • Uno racconta un problema personale, l’altro deve ascoltare e poi riformulare ciò che ha capito.
  • Scambiarsi i ruoli dopo 5 minuti.

📂 Materiali richiesti:
✅ Guida pratica all’ascolto attivo.

Sezione 3: Gestione dei Conflitti in Azienda

🔹 Le cause principali dei conflitti sul lavoro:

  • Differenze di opinione e valori.
  • Problemi di comunicazione.
  • Ruoli aziendali poco chiari.
  • Stress e sovraccarico lavorativo.

📢 Attività per il formatore:

  1. Presentare i diversi stili di gestione del conflitto (evitamento, accomodamento, competizione, compromesso, collaborazione).
  2. Chiedere ai partecipanti quale stile usano più spesso.

📢 Esercizio pratico di role-playing:

  • Creare scenari di conflitto aziendale (es. due colleghi che discutono su una scadenza).
  • Far recitare ai partecipanti i ruoli e provare diverse strategie di risoluzione.

📂 Materiali richiesti:
✅ Test sulla comunicazione assertiva.
✅ Esercizi di scrittura riflessiva (es. descrivere un conflitto e come si sarebbe potuto gestire meglio).

📌 MODULO 4 – Prevenzione del Burnout (Mese 7-9)

Obiettivi del Modulo

✅ Riconoscere i sintomi del burnout nei dipendenti.
✅ Implementare strategie di prevenzione.
✅ Monitorare il benessere dei lavoratori con test anonimi.

Sezione 1: Cos’è il Burnout e Come Riconoscerlo

💡 Definizione:
Il burnout è uno stato di esaurimento fisico, mentale ed emotivo causato da stress lavorativo cronico.

🔹 Segnali di allarme del burnout:

  1. Emotivi: cinismo, senso di inefficacia, demotivazione.
  2. Fisici: stanchezza cronica, insonnia, dolori muscolari.
  3. Comportamentali: isolamento sociale, calo della produttività.

📢 Attività per il formatore:

  • Distribuire un test di autovalutazione del burnout.
  • Discutere i risultati in forma anonima.

📂 Materiali richiesti:
✅ Test anonimo di monitoraggio del benessere.

Sezione 2: Strategie di Prevenzione

🔹 Metodi per ridurre il rischio di burnout:
✅ Definire carichi di lavoro equilibrati.
✅ Creare momenti di pausa e recupero.
✅ Fornire supporto psicologico in azienda.

📢 Attività per il formatore:

  • Creare un piano di benessere aziendale con input dei dipendenti.

📂 Materiali richiesti:
✅ Linee guida per il supporto ai dipendenti in difficoltà.

Sezione 3: Coaching Individuale per i Dipendenti a Rischio

📢 Attività per il formatore:

  • Organizzare colloqui individuali con i dipendenti più esposti al burnout.
  • Fornire strumenti personalizzati per la gestione dello stress.

📂 Materiali richiesti:
✅ Schede di monitoraggio del benessere individuale.

📌 MODULO 5 – Strategie di Equilibrio Vita-Lavoro (Mese 10-12)

Obiettivi del Modulo

✅ Aiutare i dipendenti a bilanciare vita personale e lavoro.
✅ Fornire strumenti pratici per ridurre lo stress lavorativo.
✅ Creare un kit anti-burnout per ogni dipendente.

Sezione 1: L’Importanza dell’Equilibrio Vita-Lavoro

💡 Perché è fondamentale?
Un buon equilibrio tra lavoro e vita privata riduce lo stress e aumenta la produttività.

🔹 Segnali di un cattivo bilanciamento:

  • Difficoltà a staccare dal lavoro anche fuori orario.
  • Riduzione del tempo libero e delle attività personali.
  • Stress continuo anche nei momenti di riposo.

📢 Attività per il formatore:

  • Chiedere ai partecipanti di elencare 3 attività personali che sacrificano per il lavoro.
  • Discutere strategie per riprendersi quel tempo.

Sezione 2: Strategie Pratiche per la Riduzione dello Stress Lavorativo

📢 Attività per il formatore:

  • Presentare metodi come la tecnica del pomodoro (gestione del tempo).
  • Introdurre l’importanza del diritto alla disconnessione.

📂 Materiali richiesti:
✅ Guida pratica per la gestione del tempo.

Sezione 3: Creazione del “Kit Anti-Burnout”

🔹 Cosa deve contenere:
✅ Strumenti di rilassamento personalizzati (meditazioni audio, playlist rilassanti).
✅ Esercizi di respirazione e mindfulness.
✅ Diario per il monitoraggio dello stress.

📢 Attività per il formatore:

  • Distribuire un kit personalizzato a ogni dipendente.

📂 Materiali richiesti:
✅ Modello di diario anti-stress.

🛠 Output richiesti e Risorse Finali

📌 Materiali da fornire agli istruttori:
Manuale pratico per gli istruttori con tutte le linee guida.
Materiale didattico per i dipendenti (test, schede di esercizi, guide pratiche).

📢 Ultima attività:

  • Organizzare una sessione di feedback per migliorare il programma.

Suggerimento:

  • Organizzare follow-up periodici per valutare i progressi.
  • Chiedere feedback anonimi ai dipendenti per capire cosa funziona e cosa va migliorato.

🔹 2. Coinvolgimento della Proprietà e della Direzione

👉 Se la leadership aziendale non è coinvolta, il programma rischia di perdere efficacia. È essenziale che manager e datori di lavoro partecipino attivamente, dimostrando con l’esempio un atteggiamento empatico e orientato al benessere.

Suggerimento:

  • Inserire un modulo specifico per la formazione dei leader aziendali sulla gestione dei conflitti e la comunicazione empatica.
  • Creare policy aziendali chiare per la gestione delle tensioni.

🔹 3. Cultura del Dialogo Aperto

👉 I conflitti spesso nascono perché i problemi vengono ignorati finché esplodono. Per evitarlo, bisogna creare un ambiente in cui i dipendenti si sentano liberi di esprimere dubbi e disagi senza paura di ritorsioni.

Suggerimento:

  • Introdurre incontri regolari di ascolto attivo tra dipendenti e direzione.
  • Creare un canale di comunicazione anonimo per segnalare tensioni prima che diventino conflitti aperti.

🔹 4. Personalizzazione delle Strategie

👉 Ogni azienda ha dinamiche uniche. È importante che il programma venga adattato alle specifiche esigenze dell’ISTITUTOILEA, raccogliendo dati e feedback continui.

Suggerimento:

  • Creare un team interno di “ambasciatori del benessere”, cioè dipendenti formati per monitorare il clima aziendale e segnalare eventuali criticità.

 

📌 MODULO EXTRA – GESTIONE DEI CONFLITTI TRA DIPENDENTI E PROPRIETÀ

(Da implementare in parallelo agli altri moduli)

Obiettivi del Modulo

✅ Riconoscere le dinamiche di conflitto tra dipendenti e proprietà.
✅ Fornire strumenti per risolvere i contrasti in modo costruttivo.
✅ Creare un ambiente in cui i problemi possano essere affrontati senza escalation.
✅ Introdurre procedure aziendali per la mediazione e la risoluzione delle tensioni.

Sezione 1: Perché Nascono i Conflitti tra Dipendenti e Proprietà?

💡 Le principali cause di attrito tra dipendenti e management:

  1. Differenze di obiettivi → i dipendenti vogliono migliori condizioni di lavoro, la proprietà punta alla produttività.
  2. Comunicazione inefficace → le decisioni aziendali vengono imposte senza dialogo.
  3. Mancanza di riconoscimento → i lavoratori si sentono poco valorizzati.
  4. Sovraccarico di lavoro → le richieste aziendali superano le risorse disponibili.
  5. Cambiamenti aziendali bruschi → nuove politiche o riorganizzazioni creano malcontento.

📢 Attività per il formatore:

  • Chiedere ai partecipanti di identificare situazioni di tensione tra dipendenti e direzione vissute in passato.
  • Analizzare insieme i motivi alla base di questi conflitti.

Sezione 2: Strategie di Prevenzione dei Conflitti

🔹 Principi fondamentali per evitare le tensioni:
Trasparenza: spiegare chiaramente il perché delle decisioni aziendali.
Dialogo attivo: creare spazi di confronto regolari tra dipendenti e direzione.
Ascolto delle esigenze dei lavoratori: adottare politiche aziendali flessibili.

📢 Attività per il formatore:

  • Creare un piano di comunicazione aziendale in cui la direzione incontri periodicamente i dipendenti per ascoltarne esigenze e preoccupazioni.
  • Simulare una riunione difficile tra dipendenti e proprietà per esercitarsi nella gestione delle tensioni.

Sezione 3: Tecniche di Mediazione Aziendale

💡 Quando un conflitto esplode, come risolverlo senza traumi?
🔹 Passaggi fondamentali per una mediazione efficace:

  1. Ascolto imparziale: raccogliere i punti di vista di entrambe le parti.
  2. Definizione del problema: individuare il vero nodo del conflitto.
  3. Esplorazione delle soluzioni: proporre compromessi accettabili per entrambi.
  4. Accordo finale: documentare la soluzione trovata e monitorarne l’applicazione.

📢 Esercizio pratico:

  • Dividere i partecipanti in gruppi e assegnare un caso di conflitto simulato tra un dipendente e la proprietà.
  • Farli esercitare nella mediazione, utilizzando le tecniche apprese.

📂 Materiali richiesti:
✅ Guida pratica alla mediazione aziendale.
✅ Modello di report per documentare gli incontri di mediazione.

Sezione 4: Strumenti di Comunicazione per la Risoluzione dei Conflitti

🔹 Tecniche di comunicazione per evitare scontri diretti:
Messaggi in prima persona: “Mi sento demotivato quando le mie proposte non vengono considerate” anziché “Non ascoltate mai i dipendenti!”.
Validazione emotiva: riconoscere il punto di vista altrui prima di esprimere il proprio.
Negoziazione win-win: cercare soluzioni che soddisfino entrambe le parti.

📢 Esercizio pratico:

  • Simulare un confronto tra un lavoratore insoddisfatto e un manager, applicando le tecniche di comunicazione efficace.

📂 Materiali richiesti:
✅ Schede con frasi da trasformare da conflittuali a costruttive.

Sezione 5: Implementazione di un Sistema di Mediazione Aziendale

💡 Per rendere le strategie efficaci nel lungo periodo, ISTITUTOILEA dovrebbe introdurre un sistema strutturato di gestione dei conflitti.

🔹 Cosa dovrebbe includere?

  1. Un referente interno per la gestione dei conflitti (es. un responsabile HR formato su questi temi).
  2. Incontri di ascolto periodici tra dipendenti e proprietà (minimo 1 volta ogni 3 mesi).
  3. Una procedura chiara per la risoluzione delle controversie, con tempi definiti per l’intervento.

📢 Attività per il formatore:

  • Creare un protocollo aziendale per la gestione dei conflitti, con regole chiare su chi interviene, quando e come.
  • Simulare situazioni concrete e valutare come applicare il protocollo.

📂 Materiali richiesti:
✅ Modello di regolamento interno per la gestione dei conflitti.